Presentato uno studio italiano al Congresso della società europea di cardiologia
Camminare veloce fa bene a chi soffre di malattie cardiovascolari. Infatti chi lo fa ricorre meno all'aiuto dell'ospedale. E' quanto emerge da una ricerca italiana presentata a Europrevent 2018, il congresso della Società europea di Cardiologia e che è stata pubblicata sullo European Journal of Preventive Cardiology. L'analisi, durata tre anni, ha coinvolto 1.078 pazienti ipertesi, di cui l'85% aveva anche malattie coronariche e il 15% aveva malattie valvolari. Con un raffronto sul numero delle ospedalizzazioni del registro sanitario regionale dell'Emilia-Romagna, è emerso che coloro i quali avevano l'abitudine a camminare più veloci (5,1 km l'ora di media) avevano avuto meno bisogno di cure in ospedale (il 31%). Il dato era più alto (44%) tra chi aveva un passo intermedio (3,9 km all'ora) e ancor più elevato (51%) tra chi aveva un passo lento (2,6 km all'ora). "Più è veloce la camminata, minore è il rischio di ospedalizzazione e più breve è la durata della degenza ospedaliera, poiché la ridotta velocità di marcia è un indicatore di mobilità limitata, che è stata collegata alla diminuzione dell'attività fisica - spiega Carlotta Merlo, ricercatrice all'Università di Ferrara - Camminare è il tipo di esercizio più popolare negli adulti: è gratuito, non richiede un addestramento speciale e può essere svolto praticamente ovunque. Anche se brevi, ma regolari, le passeggiate hanno benefici sostanziali per la salute. Il nostro studio dimostra che i benefici sono ancora più grandi quando aumenta il ritmo della camminata".
fonte: European Journal of Preventive Cardiology
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